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Escursione nei comuni della Murgia interna

Da Bitonto a Toritto, passando per Palo del Colle

Un itinerario attraverso paesi meno conosciuti della Murgia Barese, da Bitonto d’impronto romana fino ai mandorleti di Toritto, passando per le chiese di Palo del Colle. Una Murgia più intima e meno battuta, ma non per questo meno interessante.
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immagine della tappa a Bitonto

Immagine di Bitonto Partiamo da Bitonto, anticamente abitata dai Peucezi e uno dei municipi romani lungo la via Traiana. Si entra nell’antico nucleo cittadino oltrepassando Porta Baresana, presso cui si erge la Torre trecentesca del Castello angioino. La Chiesa di S. Francesco d’Assisi fu eretta alla fine del XIII secolo, epoca di cui rimane la facciata gotica col portale e un’elegante trifora, nell’interno conserva pitture a fresco. Da visitare anche il museo civico che ha sede nel settecentesco Palazzo Rogadeo, dove ha sede la biblioteca civica che raccoglie reperti archeologici della zona, oggetti dell’età rinascimentale e una pinacoteca.

immagine della tappa b Palo del Colle

Immagine di Palo del Colle Percorrendo la Strada Provinciale 119 per circa 6 chilometri s’arriva a Palo del Colle, che vanta la Cattedrale di S. Maria della Porta, innalzata nel XII secolo e modificata nel XVI. Altra chiesa rilevante è quella di San Rocco che custodisce al suo interno numerose opere d’arte, tra cui la statua in legno del santo, le statue di San Michele Arcangelo e di San Luigi, gli affreschi di San Rocco pellegrino e la Madonna di La Salette e una statua settecentesca raffigurante la medesima Madonna. Da visitare anche la bella Piazza Santa Croce sulla quale si affacciano sia l’ex palazzo dei principi Filomarino della Rocca, che si sviluppa su un castello del 1255 e la chiesa barocca del Purgatorio.

immagine della tappa c Toritto

Immagine di Toritto L’ultima meta del nostro itinerario è Toritto, posta sull’altopiano delle Murge. Vi si trovano due piazze, la Piazza vecchia (Piazza Vittorio Emanuele II), sulla quale si affaccia il medioevale Palazzo marchesale (o Castello marchesale, attestato dal 1167), e la Piazza nuova (Piazza Roma, poi piazza Aldo Moro), alberata e con al centro una fontana dedicata ai caduti delle guerre mondiali. Presso la "piazza vecchia" si erge la Torre dell'Orologio con una porticina sulla via di Santa Maria, sul cui frontale è scolpito in rilievo 1564. E’ nota soprattutto per le sue mandorle: è infatti un centro di tradizione agricola che ha la più alta produzione di mandorle in Italia in rapporto agli abitanti che possiedono maggiore pastosità, fragranza e gusto rispetto alle qualità commerciali. Tipico anche il latte da esse prodotto.


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